COMMENTI SOLO CON REGISTRAZIONE
In via sperimentale parte la fase di registrazione degli utenti. Il blog rimane accessibile a chiunque, mentre per i commenti da oggi occorre registrarsi con uno degli operatori evidenziati nella zona commenti. Non dovrebbe risultare molto complicato anche perchè molti utenti hanno un nickname registrato con google, blogger etc.
8 commenti:
Qualcuno potrebbe pensare: ecco la censura! NO, registrarsi significa dare un segno di maturità ed avviare dibattiti sempre più imteressanti e stimolanti sulle tematiche politiche di carattere, nazionale, regionale e territoriale. Restiamo aperti a proposte di nuovi post da parte degli utenti che stimolino le coscienze e gli animi delle persone.
Signor moderatore forse è giusta la fase sperimentale però secondo me così si perde un po lo spirito del blog. In ogni caso si possono dire le cose anche con moderazione ma perchè uno si deve dichiarare? Io mi firmo occhio di falco che fai mi pubblichi o mi censuri?Sei libero o devi chiedere anche tu il permesso?
Vedo che qualcosa timidamente si muove sul fronte registrazioni.Ho sottolineato la necessità di registrarsi e questo basta e avanza. Mi auguro che altri utenti seguano l'esempio di occhio di falco cominciando ad usare il blog con intelligenza!
tò son tornato e mi son pure registrato. L'operazione di registrazione è proprio banale occorrono 2 minuti.Come siamo belli tutti registrati...Registriamoci tutti e riprendiamo a parlare di politica locale!!!!!!!!!!!! Niente e nessunno potrà tapparci la bocca.
Vorrei con i giovani del blog riprendere quel discorso interrotto dalle note vicende politiche che hanno scosso la vita locale, iniziare un discorso comune sul nostro futuro e del nostro territorio.
Invito a dare idee e alla possibilità di incontrarci per confrontarci.
Buona idea. Ai giovani che ci seguono, lanciate un argomento di discussione ed inauguriamo un nuovo post all'insegna del dialogo e del confronto democratico.
Dal Corriere della Sera del 15 settembre 2008 di F.Alberoni.” Ho conosciuto manager e molti politici rozzi, arroganti, di scarse vedute e mi domando che tipo di educazione abbiano ricevuto e in che cosa siano stati inadeguati i loro maestri, la scuola, l'università. Non penso alle materie tecniche, all'economia, al diritto, all'aggiornamento continuo, ma a qualcosa di più importante e trascurato: la formazione della personalità. Noi tutti sappiamo che ci sono persone forti, profondamente oneste, che sanno affrontare i problemi più difficili, che trattano gli altri rispettandone la dignità e ne fanno emergere il meglio. E quando un Paese o un'istituzione è in crisi sono loro che vorremmo al comando. Quando è stata sull'orlo di una terribile guerra civile, la Francia si è rivolta a De Gaulle e, di fronte alla più spaventosa crisi economica della storia, è a Roosevelt che si è affidata l'America. Molti pensano che queste persone siano nate così, siano così per natura, e in parte è vero, ma è anche vero che esse sono state educate e poi si sono preparate al loro compito, si sono autoformate.
È a questi modelli che dobbiamo guardare. Tutti noi abbiamo delle capacità, delle virtù che possono essere risvegliate e dei difetti che possiamo correggere. Durante l'intero corso di studi che va dalle elementari all'università si dovrebbe insegnare — soprattutto a coloro che avranno compiti di comando — come costruirsi una personalità forte, completa, armonica e coltivarla nel tempo. Come affinare la propria sensibilità, esercitare la propria intelligenza, aprire la propria mente al nuovo, ascoltare, essere sinceri con se stessi e chiedere che lo siano gli altri, conservare una pulizia interiore che ci consente di valutare uomini e situazioni in modo oggettivo. Cercando sempre le esperienze, i libri, i film, gli spettacoli, gli incontri umani che ci arricchiscono, che ci danno forza, vita, gioia, evitando quelle che ci inaridiscono e ci incattiviscono. Chi pensa di essere perfetto e non sente il dovere di correggersi diventerà arrogante e inquinerà tutto ciò che tocca. Non bisogna credere a chi dice che non ci si può migliorare. Stando con un grande cuoco possiamo imparare a fare piatti stupendi anche con ingredienti semplicissimi, ma se non vogliamo apprendere continueremo a fare cose immangiabili. Sì, ciascuno di noi può diventare un bravo cuoco, ciascuno di noi può perfezionare se stesso e rendere la vita più gradevole agli altri.”Noi giovani oggi siamo disposti ad imparare mettendoci in discussione?E la classe dirigente attuale può essere capace di insegnarci a crescere,a saper soffiare sulle ali delle nostre intelligenze?
Grazie Itaca per la tua capacità di stimolare la nostra riflessione! Le tue domande le giro ai nostri lettori sotto forma di post.
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