martedì 14 aprile 2009

EMERGENZA TERREMOTO ABRUZZO 2009


Ieri sera i volontari della Protezione civile del Gruppo Lucano, gruppo a cui aderisce la Protezione Civile del nostro Comune, hanno fatto rientro a casa dopo una intensa settimana di lavoro in Abruzzo. Il blog che curo personalmente, come avrete notato, non è stato aggiornato ma da oggi ripartiamo. Chi vuole notizie più approfondite sul lavoro svolto in abruzzo può chiedermi amicizia su Facebook.

3 commenti:

un volontario della croce rossa ha detto...

Caro Alfonso voglio esprimerti tutta la mia solidarietà per quello che avete fatto lì in Abruzzo. E' raro di questi tempi trovare delle persone che oltre alle parole fanno seguire i fatti.Io sono stato in Molise e lì la situazione era più gestibile ma ad ogni modo so cosa significa vivere in tenda ed abbandonare le comodità della vita moderna per aiutare gli altri a titolo gratuito. Grazie.

Anonimo ha detto...

Caro Alfonso come vedi a nessuno importa l'opera da voi svolta , viviamo in un paese di strafottenti, menefreghisti.
Alla gente interessa solamente la candidatura alla provincia di qualche personaggio in cerca di autore.
Comunque grazie a tutti voi per ciò che avete fatto.
BRAVIIIIIIIIIIIIIIIIII.

Alfonso Senape ha detto...

Non credo che sia solo una questione del nostro paese, bensì fa parte dell'animo umano. L'uomo moderno è abituato a metabolizzare ogni evento, triste o felice, in pochissimo tempo. Credo che nel caso del terremoto l'attenzione della gente e dei politici non sia andata oltre la giornata dei funerali di stato.Per quanto riguarda più mestamente le provinciali credo che, anche in questo caso, tranne che agli addetti ai lavori, le candidature interissino ben poco alla gente comune.Il grande Pasolini aveva previsto in maniera chiara e lucida che la democrazia delle piazze sarebbe stata sostituita da un nuovo oggetto imbonitore delle coscienze: la televisione! E' la televisione che scandisce ormai i ritmi del vivere moderno, è la televisione che ci dice ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, è la televisione che ci sta togliendo, gradualmente, il fardello del pensare.